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Lo Zenzero, le origini d’un ingrediente che arriva da lontano

Negli ultimi anni, la cucina occidentale ha scoperto ed imparato ad apprezzare lo Zenzero, mixandolo con elementi della nostra tradizione o apprezzandolo nel suo uso originale.

La Tagliolina non fa eccezione e lo Chef Silvio ha compreso ben presto il valore dello Zenzero, le sue proprietà gustative e i suoi molti benefici. Ha scelto, infatti, di dar vita a ricette che assieme a prodotti locali, di una antica tradizione culinaria, sapessero incontrare il gusto esotico e particolare dello Zenzero, come accade per alcune preparazioni presenti nel nostro menu.

 

Ma qual è la storia dello Zenzero? Le sue origini sono molto antiche; questa radice è una delle prime spezie esportate dall’Asia alla volta dell’Occidente e pare che il primo ad introdurla nell’area mediterranea sia stato Alessandro Magno. Lo Zenzero, infatti, giunse in Europa attraverso la Grecia mediante l’epoca in cui il commercio delle spezie era importantissimo, epoca nota come Spice Trade Age.

 

Questa radice fu utilizzata dagli antichi greci in maniera molto varia, apprezzata anche dai Romani così come da molti nomi noti alla Storia, d’Oriente e Occidente. Si sa che Confucio consigliasse lo zenzero per schiarire la mente ed eliminare impurità, Dioscoride, medico, ne consigliava l’uso per placare i disturbi allo stomaco, mentre Pitagora lo riteneva in grado di curare il morso di un serpente. Dato, poi, il suo retrogusto piccante, da sempre, allo zenzero sono stati attribuiti poteri afrodisiaci. Più avanti nei secoli, poi, all’epoca di Enrico VIII, lo zenzero fu considerato una panacea contro la peste.

 

 

 

Già durante il Medioevo, in Europa, lo zenzero diventò una spezia molto ricercata ed apprezzata, diventando anche molto molto costosa e il gengevoera detto così – fosse spesso utilizzato anche come moneta di scambio e compravendita.

 

Il nome dello Zenzero, Zingiber, deriva dal termine indiano Zingibil, secondo altre fonti, invece, dall’Arabo Zind-schabil, con significato di radice. L’origine anglofona della parola zenzero, invece, deriva dalla parola gingiferdall’inglese della metà del XIV secolo – derivante dal sanscrito srngaveram ovvero corpo cornuto, con riferimento alla particolare forma della radice.

 

Allo Zenzero si attribuiscono anche proprietà magiche che giungono da antiche leggende; sappiamo che tale radice era considerata sacra ed utilizzata da antichi sacerdoti e sacerdotesse per invocare il potere del Fuoco, così come il fumo della radice bruciata era adoperata per consacrare strumenti rituali, caricare amuleti e rompere incantesimi malvagi. Inoltre,  lo zenzero era ritenuta in grado di ‘accelerare i processi’ ed evocare i poteri del Sole e di Marte.

 

Prima di arrivare in cucina, infatti, la sua radice era utilizzata per incantesimi e riti propiziatori: si metteva in bocca una piccola parte fresca o essiccata, si pensava ad un desiderio e si iniziava a masticare, in attesa che i poteri magici dello zenzero riempissero il corpo e la sua aura, continuando a visualizzare il desiderio. Fatto ciò, la parte masticata doveva esser sputata via. Per assicurarsi maggior propizia, la fortuna era trovare una radice che ricordasse le sembianze di un essere umano.

 

Il suo uso in cucina, di origine antica, era accomunato in particolare a tutte le sue proprietà medicali e così, dall’India sino all’estremo Oriente ed al nostro Occidente, oggi lo Zenzero è entrato a far parte di una nicchia di sapori conosciuta ed apprezzata, volta ad arricchire preparazioni o a mutarne inaspettatamente i gusti originari. Come accade, ad esempio, nella cucina dello Chef Silvio, il cui uso della radice di Zenzero ha

 

coinvolto piatti della tradizione autunnale per un twist sorprendente e chissà, forse magico?

 

Venite a scoprirlo a La Tagliolina.