Valsamoggia: scopri l’incredibile

Valsamoggia, Valsamûż in dialetto bolognese, è un luogo ricco di storia, anzi, di storie, immerso nella natura dell’Appennino emiliano e che sotto questo termine racchiude un vero scrigno di realtà che fanno di questo territorio un luogo speciale, un territorio che è anche la casa de La Tagliolina e dei suoi ospiti.

Valsamoggia: un nome, tante identità, molti racconti

Il nuovo comune nominato “Valsamoggia” include, in realtà, Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio e Savigno. La radice del suo nome va ricercato nella valle appenninica attraversata dal torrente Samoggia che si dipana tra i dolci pendii che guardano a Ovest, segnando il confine naturale con il territorio di Modena. Valsamoggia, afferente alla Città metropolitana di Bologna, è caratterizzata da un paesaggio collinare e pedecollinare, in cui la tradizione agricola e d’allevamento dialoga con le esigenze più moderne. Il tutto, naturalmente, incastonato tra borghi e paesini di grande suggestione architettonica e storica.

Scegliere la Valsamoggia

La Tagliolina è immersa nel cuore della Valsamoggia e prima di un pranzo ideato dallo Chef Silvio o di una cena nel fresco rigenerante del nostro parco, accompagnata dai vini della cantina consigliati dal nostro sommelier, questo territorio permetterà di scoprire le meraviglie di un luogo davvero unico.

La vallata, dalla base dell’alta pianura, sale fino a raggiungere gli oltre 800 mt di Savigno, promettendo ai viaggiatori, ai turisti ed agli escursionisti, emozionianti itinerari sia di carattere storico-artistici inediti quanto panorami affascinanti e mozzafiato.

Senza dubbio, il vero cuore della Valsamoggia è considerato il Parco Regionale dell’Abbazia di Monteveglio, una suggestiva area protetta dove passeggiare a stretto contatto con la natura, lungo antiche vie di pellegrinaggio, antichi percorsi quali, ad esempio, la Piccola Cassia, ammirando una delle peculiari morfologie di questa terra: i calanchi.

Tappe imperdibili

Molti sono i luoghi della Valsamoggia da visitare, secondo itinerari anche molto differenti, seguendo il gusto, la natura, l’arte e la storia, l’escursione a piedi, in bike, in moto e vespa, a cavallo. I nostri clienti del Ristorante oppure gli ospiti della Locanda hanno iniziato a creare le proprie mappe, i propri itinerari a seconda delle personali passioni.

Se volessimo iniziare un piccolo tour della Valsamoggia, certamente si potrebbe partire dall’incantevole borgo fortificato di Monteveglio che sorge sulla cima del colle che domina l’intera vallata, insieme all’antica Abbazia di Santa Maria Assunta, nota come Abbazia di Monteveglio. Le origini del Castello si fanno risalire all’anno 1000 e, della fortificazione originaria restano oggi la porta ad arco e una massiccia torre castellana, sormontate da caratteristiche merlature dette ‘a coda di rondine’, da cui con lo sguardo si può ammirare l’intero territorio. Addentrandosi tra l’antico borgo, si giunge all’Abbazia, edificata nel 1092. Ammirevoli sono l’abside e la cripta, del X secolo e i due chiostri, l’uno più antico, con posizione panoramica, l’altro realizzato nel Quattrocento.
Si prosegue fino a giungere a Bazzano. Le sue origini, precendenti all’anno Mille, sono andate perdute e l’aspetto della Rocca attuale è di epoca rinascimentale. Notabili sono le antiche sale, visitabili, tra cui la Sala dei Giganti, che presenta una scansione architettonica di colonne al cui interno sono raffigurati paesaggi e figure di Giganti con emblemi araldici. Interessanti anche la Sala del Camino e la sorprendente Sala dei Ghepardi che, decorata con il motivo del ghepardo entro una cornice di melograno, lascia riescheggiare il motto “Per amore tuto ben volgo soferire”. Al primo piano della Rocca è ospitato il il Museo Civico Archeologico con le sue cinque sale, dove sono conservati reperti che narrano queste valli in un periodo amplissimo: dal Mesolitico al Rinascimento.

Un altro affascinante borgo fortificato è quello del Castello di Serravalle le cui antiche origini destano ancora oggi grande stupore, narrate dall’ingresso medievale e dalla torre del 1523 oppure, di epoca successiva, il Palazzo signorile a ridosso della torre, costruito nel Settecento.
Si continua e si giunge a Savigno, tappa obbligata degli itinierari del gusto, come vi racconterà anche Chef Silvio, perché è considerata la Capitale regionale del Tartufo Bianco Pregiato dei Colli Bolognesi. Inoltre, nella piazza centrale del paese è ammirevole e meta d’interesse, la piccola e particolare Chiesa di S.Matteo, costruita laddove sorgeva l’oratorio di S.Matteo di Mercato di Savigno. Non lontano da qui, inoltre, vale la pena visitare il piccolo borghetto di Vénola, con le sue singolari case-torri edificate tra il XVI e il XVII secolo.
Ed infine, si giunge a Crespellano, che sorge su terre che un generale romano ebbe come premio per la propria mirabile carriera; è infatti ai Romani che si deve la costruzione delle due principali vie di comunicazioni che ne delimitano ancora il territorio. Crespellano, poi, a partire dal Seicento, diventò sede di residenze di campagna di molte famiglia patrizie, le stesse che costituivano il Senato Bolognese, splendide ville che ancora oggi punteggiano le campagne come perle di rara bellezza.

Perché la Valsamoggia è ‘incredibile’ ?

Il nostro territorio è incredibile per molti motivi. Certo, l’Italia è un Paese meraviglioso e nessun luogo sembra essere secondo ad altri, ed è davvero così. La Valsamoggia, si fregia, se così si può dire, di piccoli e grandi tesori in grado di unire entro i suoi confini, testimonianze storiche ed architettoniche di grande rilievo, così come scenari panoramici di grande suggestione e unicità. Inoltre, tutto ciò, a pochi chilometri da Bologna e Modena, città meravigliose e straordinarie. La Valsamoggia più che un compromesso a metà strada è un tesoro quasi sospeso sulle alture del nostro Appennino, in cui molti elementi di tradizione secolare sono custoditi in maniera sapiente, seppur con uno sguardo verso il presente. Come sanno bene gli escursionisti e chi conosce questa incantevole zona, ogni passo, ogni veduta si trasforma in una scoperta sorprendente e, ammettiamolo, se anche accompagnata da ottimo cibo, calorosa accoglienza e un giusto calice di nettare degli dèi, allora la Valsamoggia diventa scenario perfetto per trascorrere qualche ora o qualche giorno in un luogo quasi incantato.

La Tagliolina e il territorio

Che La Tagliolina sia legata al proprio territorio è cosa assai nota, a cominciare dal suo nome che, innanzittutto, omaggio alla contrada di Monteveglio in cui sorge. I nostri clienti spesso scoprono la Valsamoggia grazie alle proposte enogastronomiche di Chef Silvio e della sua brigata, così come gli ospiti della nostra Locanda possono unire sia la passione per la natura e la storia, sia quella per il cibo ed il vino. Moltissimi prodotti della tradizione che costituiscono i menu à la carte o quelli speciali dedicati agli eventi, qui a La Tagliolina, giungono da produttori ed aziende del territorio, in grado poi di essere perfetti per ulteriori sperimentazioni gourmet. Qui ogni stagione ha le sue caratteristiche uniche e si riflettono nei menu di Chef Silvio come nelle proposte della Locanda, nelle degustazioni, nelle passeggiate, nelle escursioni spesso organizzate per gli ospiti e persino nell’organizzazione di eventi speciali, come, ad esempio, matrimoni.

Chef Silvio de La Tagliolina Ristorante & Locanda in ogni sua preparazione concilia sempre questo legame con la Valsamoggia insieme alla passione per nuove scoperte o il desiderio di incontrare nuove culture e storie culinarie, così come avviene ogni giorno in sala, grazie all’incontro di esperienze e racconti sempre nuovi.

Valsamoggia: fuga dal caos, viaggio delle meraviglie

La Valsamoggia è anche un rifugio, un’oasi di pace nel cuore dell’Appennino, dove rigenarsi, ritrovarsi con la propria famiglia, gli amici più cari ed anche lavorare immersi in un ambiente straordinario. La Tagliolina è frutto di questa terra, è il tuo posto ideale.